Un negozio di Lucca riduce la vendita di crediti online per prevenire la dipendenza da Fortnite

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Fortnite acquisti online

Una notizia che fa pensare quella che arriva da Lucca.

Sotto le feste di Natale, uno storico rivenditore di videogiochi della città di Lucca, ha preso una decisione davvero importante.

Lo Space One infatti si è schierato contro l’abuso degli acquisti in app, in particolare legati al videogioco Fortnite.

Da quanto scrive lo stesso rivenditore in un post, quella di Fortnite è diventata per molti bambini una vera e propria ludopatia, legata in particolare al sistema di ricompense e alla vendita di elementi estetici a prezzi elevati acquistabili online.

Proprio per questo il negozio ha deciso di limitare la vendita di ricariche, in particolare quando si tratta di acquisti legati al tormentone di Epic Games.

“Ultimamente, per il nostro benessere, ma sopratutto per quello di tutti i genitori che si presentano da noi, chiedendo continuamente ricariche come fossimo pusher digitali, abbiamo deciso di ridurre drasticamente questo servizio. Non lo abbiamo cancellato, attenzione, ma solo ridotto, per un motivo piuttosto semplice. Sono 20 anni che cerchiamo di vendere emozioni, sogni e divertimento, tutto quello che insomma rende magico il mondo dei videogiochi e dei videogiocatori. In questo ultimo anno però, è stata fatta leva sulle sensazioni e punti deboli più vulnerabili dell’essere umano. Rendere bimbi collezionisti fobici di indumenti virtuali o di buffe e stravaganti esultanze infatti, è diventato un costo che sembra scavalcare il piacere di giocare, ed è una cosa che noi non vogliamo accettare”.
“Madri che riportano indietro console per disintossicare il figlio da Fortnite – prosegue il post – che si lamentano delle continue richieste atte a “shoppare” senza sapere neanche cosa significhi, nonni che portano il nipotino in negozio dicendo che possono avere un qualsiasi gioco nuovo per Natale, ma che si sentono rispondere ‘voglio 70 euro di ricariche’, e mille altri aneddotti, compresi furti di carte di credito dal portafoglio dei genitori, e tanto altro che non vogliamo stare a scrivere per mero senso del buongusto. Avete presente la ludopatia? Avete in mente le scene al bar dove adulti si perdono in meandri di luci e suoni ammalianti senza permette all’utente di staccarsi? Forse non ve ne rendete conto, ma sta succedendo esattamente la stessa cosa, e noi non vogliamo più far parte di questo sistema. Ovviamente non ci riferiamo a chi, con moderazione e tranquillità, effettua i suoi acquisti consapevole che si trattino di microtransazioni”.
“Se siamo arrivati a questo punto – concludono i due titolari – è perché abbiamo veramente visto e toccato con mano l’inizio di una voragine che inizia davvero a preoccuparci. Ecco perché manteniamo fede ai principi che abbiamo fin da quando Space One ha aperto i battenti due decadi orsono. Forse guadagneremo meno ma onestamente ci sentiamo molto più soddisfatti così”.

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