Clubhouse si prepara ad arrivare su Android aprendo la app basata sulle conversazioni vocali a un mercato molto più vasto del solo IOS.
Una mossa inevitabile per la compagnia che, dopo un successo inaspettato, si è trovata a dover fare le corse per portare la sua piattaforma su Android, prima di vedere la propria idea rubata dai colossi social che si sono subito prodigati per fornire servizi molto simili.
Clubhouse potrebbe comunque essere nient’altro che una moda passeggera che stanca rapidamente e sostituibile con applicazioni storiche come Discord o con gli stessi gruppi di discussione vocale di Telegram.
Fatto sta che la piattaforma dovrebbe arrivare a breve anche nell’universo Android, andando incontro, almeno al debutto a milioni di download.
Se ne parla sempre meno, e la voglia di Clubhouse è già calata, anche dal lato IOS. Staremo quindi a vedere come andrà questo sbarco su Android che non parte di di sicuro nel migliore dei modi.
L’obiettivo della compagnia è crescere, espandendo il numero di utenti e iniziando magari a lanciare delle novità all’interno della app che, esaurito l’iniziale effetto novità ha ben poco da dire, letteralmente.
Restano forti dubbi su privacy e sicurezza all’interno di un sistema che potrebbe esporre fortemente gli utenti.
Le stanze di discussione non saranno infatti ad invito ma pubbliche nella versione Android, aprendo a prospettive interessanti ma anche a tanti problemi.
Il social vocale sembra già una cosa del passato e questo tentativo di riaccendere l’interesse potrebbe non avere effetto.
In verità, gli stessi numeri di Clubhouse non sono gran che e, nonostante la app sia presente ancora solo su IOS, i milioni di download totalizzati per una applicazione gratuita non fanno pensare a questa grande rivoluzione.
Nel frattempo le concorrenti stanno ottimizzando servizi simili interni alle proprie app social.
Non è da escludere che l’era di Clubhouse sia iniziata e finita in pochi mesi.
