Il mondo dei social cambia sempre più rapidamente con Facebook in caduta libera e Twitter, assieme a Instagram che mostrano nuovi modi di fare social, modificando la percentuale di impressioni e cambiando in generale le tecniche da utilizzare.
Vale ancora il concetto dello scrivere poco ma bene, magari accompagnandosi a foto e video che attirino l’attenzione degli utenti. Meglio ancora se le due cose coincidono in una slide o in una foto con un testo sovrapposto. Di di sicuro però la fruizione dei social è sempre più veloce e lo scrolling si è fatto così rapido che molto spesso un like non porta a nient’altro che a quello. Gli utenti sembrano infatti sempre più restii a spostarsi dal loro social, magari per seguire un link o una call to action. Una situazione che i social media manager dovranno trovare il modo di risolvere al più presto, magari strutturando al meglio le loro stesse pagine e trovando vie alternative. Purtroppo il web moderno è basato sulla velocità, sulla mole enorme di contenuti e sulla loro volatilità.
Per contrapporsi a questa situazione, l’unica soluzione che vediamo al momento è quella di andare totalmente controtendenza, offrendo testi complessi, lunghi e sfaccettati, che non abbiano magari presa su enormi masse, ma che portino invece gli utenti interessanti a soffermarsi su ciò che abbiamo da dire. Per fare questo è necessario però prima colpirli, impressionarli con elementi visivi, con la promessa di una lettura veloce che gli donerà importanti informazioni.
Un situazione che spingerà i copywriter e gli esperti di marketing a inventare nuove strategie, facendo crollare il lavoro di molti professionisti che iniziano a vedere le vecchie tecniche sorpassate, tanto che sempre più spesso ci ritroviamo di fronte a patetiche scene di social media manager, anche i canali molto seguiti, a mendicare (inutili) like e commenti, che non porteranno comunque a un risultato finale.