Il futuro di Facebook

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campagne facebook

Negli ultimi mesi, anche a causa di una serie di disastri interni come lo scandalo di Cambridge Analytica, Facebook ha subito una contrazione tale da farlo crollare in borsa in modo clamoroso. Nonostante un numero esorbitante di utenti, e un potere ancora incondizionato, il social blu sembra arrancare e mette dei seri dubbi al mondo business che si trova a chiedersi quanto ancora valga lavorare sul social e se sia meglio muoversi magari verso altri lidi, più freschi e meno soggetti a emorragie di utenti.

Facebook infatti fino ad oggi poteva considerarsi il principale strumento di marketing con target. Le campagne del social di Zuckerberg hanno prezzi accessibili e riescono a coprire una fascia di utenza ben definita, tanto da risultare formidabili nella maggior parte dei casi.

Oggi però, con una serie di social, alcuni dei quali di proprietà della stessa compagnia, come ad esempio Instagram, la scelta di fa più complicata, non tanto per progetti a breve termine ma per quelli che vogliono impostare una campagna di anni.

Certo Facebook permane come struttura di base del mondo social, e come una specie di home digitale per ogni persona che ha interesse verso questa realtà. Il ruolo centrale del social è però destinato a declinarsi, possiamo dire che la moda sia finita e che, nonostante gli utenti tocchino numeri impensabili e la crescita sia nonostante tutto elevata, il tempo e il futuro dei social non è blu, così come non lo è quello del marketing web.

Bisognerebbe quindi iniziare a studiare nuove strategie, diffondere la propria presenza web anche al di fuori della pagina Facebook e tenere gli occhi aperti per individuare eventuali nuove tendenze che potrebbero far trasferire l’utenza su altri lidi.

Facebook non morirà, ma il trono sembra scricchiolare, e le prime crepe di mostrano nel colosso dei social.

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