I ransomware sono tra i virus informatici più particolari in circolazione.
Si tratta di software che danno vita a un ricatto.
I nostri device vengono bloccati e possono essere riattivati solo pagando un riscatto in bitcoin.
Una pratica questa che spinge molte persone a pagare, dal momento che l’alternativa è la compromissione dei dati.
Famosi per i PC e presenti anche su smartphone, i Ransomware adesso attaccano anche le fotocamere Reflex.
La deriva smart delle classiche macchine fotografiche le espone infatti proprio come avviene con tutti gli altri device.
Ecco che, sfruttando il wifi, anche le fotocamere Reflex sono diventate vittima dei ransomware.
In particolare, di solito, chi possiede una reflex tiene molto alle sue foto, elemento che spinge molte persone a pagare il riscatto per avere indietro il loro lavoro.
La trasmissione del virus avviene tramite rete wifi, basta entrare nel range di quest’ultima per vedere il virus inviato alla propria fotocamera.
La vulnerabilità arriva dalla funzione Picture Transfer Protocol (Ptp), che permette di trasferire immagini usando il wifi.
I ransomware si sono diffusi oltremisura, in particolare, gli hacker, almeno nei casi registrati liberano veramente i device infetti.
Elemento questo che spinge le persone a pagare senza cercare soluzioni particolarmente complicate.
Le cifre richieste sono in certi casi piuttosto basse, in altri molto elevati.
Di sicuro però fotografi e aziende sono più che pronti a sborsare qualche bitcoin per avere indietro il loro lavoro.
Un sistema di crimine informatico destinato a cambiare le nostre vite.
Immaginate la domotica e il ransomware… potremmo perdere il controllo della nostra casa ed essere costretti a pagare riscatti per aprire una porta senza scardinarla o per riprendere il controllo del nostro televisore e delle nostre luci.
Il livello di sicurezza attuale, non è assolutamente pronto al salto tecnologico che il mercato desidera effettuare.