Il Coronavirus oltre ad essere una minaccia globale, ormai diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo, sta dando vita a massicce campagne di disinfomazione e fake news.
Google ha deciso di adottare la linea dura contro la disinformazione sul Coronavirus, sospendendo account ed eliminando numerosi video dove si parla del virus e si espongono diverse teorie non confermate, oltre a rimedi non comprovati e in certi casi estremamente pericolosi:
“Mi avete già sentito parlare di utilità, in contesti grandi e piccoli. Questo è uno dei momenti grandi”, spiega il CEO di Google.
Ed ecco che è iniziata una campagna di controllo delle informazioni sul nuovo virus che cerca di mantenere solo i dati prodotti dalle istituzioni principali e dalle ricerche degli scienziati mondiali.
Di sicuro c’è grande confusione di fronte a una virus di cui sappiamo ancora poco, e che lascia spazio a diverse teorie, basti pensare alle recenti notizie date dai laboratori cinesi dove si parla di permanenza nell’aria di almeno mezz’ora in spazi chiusi e di alta sopravvivenza sulle superfici, anche per giorni.
Le teorie degli scienziati hanno lasciato spazio a speculazioni, fake news, e diffusione di notizie non confermate, o di teorie date come verità.
Proprio per questo diversi social, oltre alla stessa Youtube, hanno deciso di arginare al massimo l’argomento, lasciandolo trattare dalle fonti ufficiali
Per Thomas Rid della Johns Hopkins University è un buon inizio, ma non basta. “Questo è un momento di paura, dove ci sarà necessariamente maggiore disinformazione. Adesso Google deve capire quali informazioni delle agenzie governative sono attendibili, e dare loro risalto anche nelle ricerche sul web. Dati basati sull’evidenza scientifica”.
La grande preoccupazione era legata alla campagna elettorale USA, nessuno avrebbe pensato di trovarsi alle prese con una situazione del genere, a dover legiferare e controllare informazioni su quella che l’oms ha appena dichiarato pandemia mondiale.