La escort che dice no ai soldi

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    Escort di lusso web

    Nell’era del web ecco arrivare una notizia che coinvolge una famosa escort, la romana Simona 36enne divenuta nota proprio dopo un’intervista ai microfoni di Radio 2.

    Siti web come Arcaton, sono divenuti uno dei principali veicoli attraverso i quali le escort trovano clienti; non tutte le escort però svolgono il loro mestiere per soldi.

    Simona infatti ha scelto, un po’ per protesta, un po’ per evitare problemi di tornare al pagamento in natura.

    Eccola quindi che si racconta nel corso della trasmissione “I Lunatici” e afferma: “Sono stufa, in altri Paesi è tutto regolarizzato, in ordine, le prostitute vengono controllate, anche a livello medico, c’è chi si occupa della loro sicurezza, mentre noi qui non abbiamo nulla e dobbiamo anche avere timore quando pensiamo ogni volta a dove mettere i soldi. Io lancio una provocazione, ai miei clienti farò fare un baratto. Per un rapporto orale, non devono darmi soldi ma dieci chili di ciliege. Oppure un televisore al plasma se vogliono stare con me tutta la notte. Poi qui vengono persone che fanno diversi lavori. Dal cliente che lavora nell’abbigliamento, mi faccio potare un po’ di vestiti, da un cliente idraulico mi faccio riparare i lavandini. A un macellaio ho chiesto dieci bistecche, che costano parecchio. Facciamo così, così almeno non abbiamo più il problema dei soldi e abbiamo dentro casa tutte le cose di cui abbiamo bisogno”.

    Simona ha quindi scelto di evitare il denaro e di farsi pagare in servizi e beni materiali.

    In questo modo quello che ottiene sono oggetti di valore che non le creano problemi col fisco.

    Non mancano poi alcuni dettagli piccanti dove Simona racconta alcuni fetish dei suoi clienti più facoltosi:

    “Molti clienti vanno matti per i piedi. Ci sono uomini che apprezzano i piedi più del seno e del sedere. Quando vengono qui mi chiedono di mettere determinate scarpe, oppure mi chiedono di avere piedi curati. Una volta è capitato anche uno che voleva il piede odoroso, non profumato. Voleva sentire l’odore del piede, gli ho detto che avevo le scarpe da ginnastica da diverse ore e lui è impazzito. Mi ha chiesto di tenere i piedi così”.
    La vicenda di Simona ha riportato in auge la questione escort.

    La figura della escort è diventata ormai parte integrante della società moderna.

    Sotto il punto di vista prettamente fiscale però, questo mestiere continua a non essere riconosciuto.

    Le accompagnatrici si trovano in un costante limbo fiscale e sono costrette a trovare i modi più vari per regolarizzare il loro lavoro.

    Staremo a vedere se, nei prossimi mesi, la questione verrà affrontata.

    Molto probabilmente però quella delle escort è destinata a restare una categoria sommersa, situazione che crea molti più danni che benefici e favorisce il lato illegale del mondo delle escort.

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